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Alla scoperta del Bacino di Arcachon. Cosa vedere tra Dune e Oceano

Bacino di Arcachon cosa vedere a meno di un’ora da Bordeaux? Be’ parecchie cose…

A dire la verità non avevo mai sentito nominare il Bacino di Arcachon prima dell’estate 2017, ma dopo la vacanza in Normandia dell’anno prima e non riuscendo a organizzare un viaggio in Bretagna, a causa di coincidenze di voli, che abbiamo visto comunque l’anno dopo, la voglia di Francia era ancora tanta e ho pensato alla costa oceanica della Francia, la Costa Ovest.

A quel punto nella ricerca su cosa vedere nella costa occidentale della Francia, ho scoperto il Bacino di Arcachon. Dando un’occhiata alle immagini: spiagge, oceano, la Dune du Pilat, una meraviglia della natura, caratteristici villaggi e ostriche e la decisione è presa. Ho prenotato un volo per Bordeaux, affittato una Fiat 500, prenotato qualche albergo, buttato giù un itinerario e via. Itinerario che oltre a visitare il Bacino di Arcachon, ci ha portato a compiere un on the road molto più ampio: abbiamo visto Biarritz e alcuni villaggi dei Paesi Baschi francesi, San Sebastiàn e altri villaggi dei Paesi Baschi spagnoli, Bordeaux e gli Château di Pomerol e Medoc, oltre a Saint-Émilion, e infine qualche giorno in Dordogna.

M veniamo a noi, al racconto legato a quest’articolo e al motto: Bacino di Arcachon cosa vedere.

Bacino di Arcachon, Cosa vedere
Bacino di Arcachon, Cosa vedere

Bacino di Arcachon cosa vedere: molteplici e affascinanti paesaggi. Spiagge, Oceano e Pineta e ostriche

Il Bacino di Arcachon è un bacino di acqua salata che sbocca sull’Oceano Atlantico e che, durante la bassa marea, si trasforma in un reticolo di canali navigabili e straordinari banchi di sabbia.

Nella penisola del bacino troviamo la Duna più alta d’Europa, stazioni balneari raffinate come Arcachon e Cap-Ferret e spiagge sabbiose con affaccio oceanico. A La Teste de Buch e Le Teich troviamo rigogliose pinete e luoghi naturalistici incredibili. Attorno al bacino anche molti porti di ostriche come Gujan-Mestras,  Biganos, Le Canon, L’Herbe e molti altri.

Le attività che offre il territorio sono molte. dalle passeggiate in bicicletta lungo i 220 km di piste ciclabili circondano il bacino al bird watching. Altra attività molto diffusa è la degustazione di ostriche, qui infatti la coltivazione delle ostriche è l’attività principale, non manca nei 26  pittoreschi porti e i villaggi che circondano il Bacino, l’opportunità di assaggiarle.

Ma diciamo che se ci troviamo da queste parte sicuramenti è perché siamo amanti del mare e delle spiagge e infatti ce n’è per tutti i gusti. Sono 76 i chilometri di spiaggia, di cui 40 chilometri di spiagge oceaniche.

Quanto a natura non mancano pinete e foreste: 785 metri quadri di foresta, inclusa una parte del Parco Naturale Regionale delle Landes de Gascogne, infatti a bordo del vostro veicolo sarete continuamente immersi nella vegetazione tra pinete e paesaggi splendidi; 120 sono gli ettari dell’area della Riserva Ornitologica del Teich riconosciuta come di importanza internazionale. Se volete fare un bagno c’è l’imbarazzo della scelta: abbiamo il bacino, l’Oceano Atlantico ovviamente, il lago di Cazaux, il secondo lago più grande della Francia e La Leyre, un fiume che sorge sulle  Landes de Gascogne e che sfocia nel bacino di Arcachon.

Bacino di Arcachon
Bacino di Arcachon

Bacino di Arcachon cosa vedere e cosa fare

Ammirare il paesaggio mozzafiato dalla Dune du Pilat, magari al tramonto

Uno dei motivi per andare da quelle parti è la Dune du Pilat, un’imponente collina di sabbia dorata e finissima.

È la duna più alta di tutta Europa, in continua evoluzione/trasformazione, regala un panorama incredibilmente affascinante anche grazie alla sua posizione: incastonata tra la pineta e l’Oceano, quasi a formare un quadro. Interamente fatta di quarzo, grazie al minerale sbriciolato assume incredibili sfumature di bianco e di rosa.

Con molta probabilità, si pensa che a originare la duna nel XVII secolo, sia stato lo smantellamento di un gigantesco banco di sabbia che si estendeva davanti alla costa e che vento e maree hanno portato a riva. La duna è lunga circa 3 chilometri, larga 600 e alta 110 ma le sue misure variano in continuazione, ragione per cui nei siti troverete misure diverse. Nel 1855 la sua altezza si fermava ai 35 metri.

Per visitare la duna si lascia l’auto al parcheggio e si sale una scala con 160 gradini o, se avete fiato, è possibile arrivare in cima scalando la sabbia.
Lì, in cima, godrete di una vista incredibile alle spalle la pineta e di fronte le azzurre acque dell’Oceano.  L’ideale sarebbe andarci al tramonto quando il panorama è ancor più suggestivo. In ogni caso il paesaggio vi lascerà senza fiato e non è tanto la sua altezza a renderla speciale ma la sua immensità e l’ambiente circostante.

Teste de Buch e Le Teich: natura, fauna alata e parchi di ostriche 

A Teste de Buch, oltre alla duna, troviamo immense e bellissime spiagge dove passare una giornata di mare e, se riuscite, a fare il bagno nell’Oceano. Qui, proprio di fronte la Duna troviamo anche la riserva naturale del Banc d’Arguin, una serie di isolotti di sabbia formatisi dall’azione combinata di venti, mareggiate e correnti delle maree che modificano in continuazione le sponde spostandosi tra la punta del Cap Ferret e le spiagge situate a sud della Duna di Pilat, prima di scomparire e di essere sostituite.

La visita al Banc d’Arguin, raggiungibile solo in barca, è un’interessante escursione per guardare gli ostricoltori lavorare nei parchi di ostriche. Questa serie di isolotti inoltre sono il rifugio naturale di molte specie di uccelli marini, da ammirare a distanza.

Il Banc d’Arguin ospita la più grande colonia francese di Tern caugek (beccapesci uccello), che qui si riproducono ogni anno. Tra le circa 200 specie di uccelli registrate, alcune utilizzano il sito come terreno fertile o come scalo migratorio, per il tempo utile a recuperare le forze per percorrere poi, le diverse migliaia di chilometri necessarie per giungere a destinazione. L’ambiente circostante costituisce l’habitat perfetto di numerosi insetti e piccoli crostacei, come la “pulce di mare”.

La Riserva Ornitologica de Le Teich

A Le Teich, all’interno del Parco Naturale Regionale delle Landes de Gascogne, troviamo la Riserva Ornitologica de Le Teich, uno spazio naturale protetto di 110 ettari che accoglie, tra paludi marittime, lagune, canneti, praterie e foreste, un grande numero di uccelli selvatici. Nel corso degli anni sono state individuate almeno 319 specie, 88 delle quali vi nidificano, molti gli uccelli migratori che qui fanno scalo.

La riserva è aperta al pubblico per tutto l’anno. Attraverso un sentiero a circuito di 6 km percorribile in 3-4 ore, costeggiato da capanne di osservazione, pannelli esplicativi e punti di vista sopraelevati è possibile per i visitatori scoprire il sito in modo pacifico al fine di mantenere il benessere degli uccelli. Per ammirare al meglio la fauna alata senza disturbarla, sono indispensabili il binocolo se non un’ottima vista.

Arcachon, tra mare, shopping e architettura della Belle Époque 

Questa piccola cittadina con affaccio sul bacino verso la fine del XIX secolo è stata un’importante meta di villeggiatura per la borghesia di Bordeaux. Lo si nota dal fatto che vanta un susseguirsi di spiagge e di quartieri molto chic.

Arcachon è suddivisa in quatto quartieri dedicati alle stagioni. Il quartiere Ville d’Eté (città d’estate) che si estende lungo il mare, tra il molo di Eyrac e il molo di la Chapelle, è il quartiere della splendida spiaggia, delle vie dello shopping, dei locali. Qui trovate il molo Thiers dove passeggiare sul lungomare. Sulla collina troviamo la Ville d’Hiver (città d’inverno) con moltissime ville della fine del XIX secolo dagli stili più disparati: dal maniero neogotico alla vita coloniale, dallo chalet svizzero al cottage inglese. Tra le più sontuose e interessanti le Ville Toledo, Trocadéro, Alexandre Dumas,  Teresa e Brémontier.

La Ville de Printemps (città primavera) è il quartiere salutare quello noto per la sua fonte di acqua minerale Les Abatilles, il centro di talassoterapia, il parco Pereire e ancora la spiaggia. Infine Ville d’Automne (città autunnale) nel quale ci sono il porto di pesca e quello turistico oltre al centro nautico dove è possibile praticare dalla vela al kitesurf o allo stand up paddle.

Da segnalare nel centro di Arcachon, il mercato coperto Le Cours des Halles, con diversi espositori, tutti produttori della zona, troverete: dai croissant ai formaggi, ovviamente non mancano le ostriche ma anche tapas basche.

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Bacino di Arcachon cosa vedere: i villaggi di ostriche

Il Bacino di  Arcachon vanta  caratteristici villaggi vocati all’ostricoltura, i più interessanti sono: Gujan-Mestras, Biganos, Audenge, Lanton, Andernos-les-Bains, Arès, Le Cannon e L’Herbe.

Villaggi dove pescatori e ostricai animano il porto, sono ben 330 gli ostricoltori sul bacino, e le scene si ripetono da villaggio a villaggio, ma ognuno con la sua particolarità. Dalle barche ancorate lungo gli argini a quelle in secca sulla baia, in attesa che risalga la marea, da vicoletti disseminati di coloratissime cabanes ad antiche casette di legno fiancheggiate da vecchie imbarcazioni fuori uso. Sarete sedotti da queste tipiche atmosfere da bacino.

Gujan-Mestras

Cominciamo da qui perché partendo da Arcachon è il primo che si incontra lungo il perimetro del bacino. Questo villaggio è stata una delle nostre mete preferite all’ora dell’aperitivo e per cena, abbiamo trovato un ottimo ristorante, proprio all’inizio della strada che conduce al porto. Qui potrete conoscere tutto sul mondo dell’ostricoltura dato che siamo nella capitale delle ostriche del Bacino di Arcachon. Al porto di Larros trovate la Maison de l’Huître, Casa dell’Ostrica dove conoscere la storia delle ostriche nel corso degli anni, del mestiere dell’ostricoltoree e le tecniche di allevamento. A visita conclusa, lungo il porto, vi aspettano tutta una serie di cabanes che propongono degustazioni di ostriche accompagnate da pane e burro e un bicchiere (o una bottiglia) di vino bianco.

Biganos

La costa del bacino è punteggiata di villaggi di ostricoltori e un altro dei miei preferiti e Biganos. L’abitudine è sempre quella di andarci verso l’ora di pranzo o all’aperitivo serale ma un’esperienza potrebbe essere quella di andarci il mattino presto, quando il sole illumina le capanne con la sua luce soffusa. Anche qui l’attrazione è ovviamente il porto con coloratissime cabanes, in fila una dopo l’altra e le piccole imbarcazioni ancorate lungo gli argini.

Audenge

Continuando a girare attorno al bacino troviamo Audenge, altro villaggio con il proprio carattere e il proprio stile, vi affezionerete al vostro preferito.  Qui una fila di cabanes di ostricai da un lato, dall’altro il porto turistico. E anche qui noi abbiamo fatto una sosta a base di ostriche. Se avete tempo fateci un sosta veloce.

Bacino di Arcachon cosa vedere: Audenge
Bacino di Arcachon cosa vedere: Audenge

Lanton

Proseguendo nel nostro tour lungo il bacino da Arcachon a Cap Ferret troviamo Lanton. Altro villaggio dove pescatori e ostricai animano il porto, è uno di quelli che merita la sosta per osservare la vita quotidiana degli ostricai ma soprattutto per ammirare splendidi tramonti.

Da qui con una barca da diporto privata abbiamo raggiunto l’Île aux Oiseauxan, l’Isola degli Uccelli, che si trova in mezzo al bacino, qui troviamo le cabanes più immortalate di tutta la zona le Cabanes Tchanquées. Con l’alta marea ci si arriva abbastanza vicino ma con la bassa marea lo spettacolo è ancora migliore.

Andernos les Bains

Anche qui fermatevi se il tempo ve lo consente. Questa piccola stazione balneare ha il suo Port Ostréïcole, dove trovare anche un piccolo museo dell’ostrica. Meta apprezzata sia dai gourmet golosi di ostriche, sia dai turisti che cercano una località più completa. Molto conosciuto e fotografato il suo suo famoso molo che si estende per oltre 230 metri, vanta spiagge di sabbia fine, un piccolo centro con locali e negozi di ogni genere. 
Qui è possibile praticare molte attività come la vela o tranquille passeggiate lungo il mare dove ammirare i resti di una villa gallo-romana del IV secolo.
Andernos les Bains
Andernos les Bains

Arès 

Qui, se il tempo a vostra disposizione ve lo permette, oltre l’immancabile attività di degustazione delle ostriche vale la pena concedersi lunghe passeggiate per ammirare la flora e la fauna locale e gli splendidi tramonti.

Bacino di Arcachon cosa vedere: Arès
Bacino di Arcachon cosa vedere: Arès

Le Canon

Uno dei villaggi più carini che merita certamente una sosta. Dopo una deliziosa passeggiata lungo i vicoli fioriti costeggiati dalle caratteristiche casette di pescatori, arrivati alla spiaggia è d’obblligo fare una pausa assaporando ostriche fresche in una terrazza vista mare. 

Village de L’Herbe

Il mio preferito dal punto di vista scenografico e il numero di immagini inserite lo conferma. Un’ampia tavolozza di colori contraddistingue questo villaggio di ostriche e dei pescatori, uno dei 12 villaggi di pescatori della comunità di Lège C.F. Senza dubbio uno dei più caratteristici di tutto il bacino. In questo borgo, affascinante e autentico, affacciato sul Bacino di Arcachon perdetevi fra gli stretti vicoli delle abitazioni di pescatori e fermatevi in una delle cabane sulla spiaggia a degustare ostriche, bere vino e ammirare il paesaggio. Vi sembrerà di esse in paradiso. Garantito!

Cap Ferret, baciata dalle acque dell’Oceano Atlantico e del Bacino di Arcachon

Una meta molto apprezzata per l’atmosfera vivace ed elegante e per il suo ambiente naturale. Infatti è collocata sulla punta estrema della verdissima penisola di Lège-Cap-Ferret, in una posizione ideale tra l’Oceano Atlantico e il mare del Bacino di Arcachon.

Le molte spiagge di sabbia che si affacciano sulle acque turchesi e cristalline, le ville sontuose annidate nelle pinete, i negozi, caffè, ristoranti ma anche i vicini villaggi dediti all’ostricoltura come Piraillan, Le Canon e L’Herbe, degli ultimi due ve ne ho parlato qui sopra, lo rendono un luogo ideale e completo dove passare una vacanza rilassante.

All’altezza del Molo Bélisaire si trova una lunga spiaggia di sabbia che si allunga sino all’estremità della penisola e affacciata sulla Duna, che si trova sulla riva opposta del Bacino d’Arcachon,  qui trovate molti ristoranti dove regalarsi una cena a base di pesce in un ambiente davvero suggestivo. Da aprile a fine di settembre, nei pressi del molo, parte il pittoresco trenino di Cap-Ferret, un mezzo davvero piacevole per raggiungere la bella spiaggia oceanica dell’Horizon, senza incorrere nelle difficoltà di parcheggio.

Visita al faro. Lo troviamo  in fondo a un vialetto, semi nascosto dentro un bosco di pini. Li svetta il faro bianco e rosso che dall’alto dei suoi cinquantatrè metri vigila su tutto il bacino.
Dopo aver salito i 258 gradini di una strettissima scala a chiocciola, dalla cima del faro potrete gettare lo sguardo su tutto il bacino. Una vista meravigliosa sullo straordinario panorama che ruota attorno al bacino come la Duna di Pilat e l’oceano. Per completare la visita: una mostra interattiva dedicata alla storia del faro, all’evoluzione della cartografia marina e ai metodi di navigazione.

Uno dei modi migliori per visitare questa zona è sicuramente il camper, la zona è infatti ricca di campeggi e aree sosta. Vi segnalo quindi Goboony un’interessante piattaforma per il noleggio di camper. Date un occhio e noleggiate il vostro mezzo!

Dal Bacino di Arcachon è tutto! Se volete farci una puntatina magari durante un viaggio a Bordeaux e avete bisogno di scremare per questioni di tempo chiedete pure. Ho cercato di segnalarvi quali sono i posti da non perdere, in ogni caso per qualsiasi informazione scrivetemi pure nei commenti.

Bacino di Arcachon cosa vedere: Clicca qui per vedere l’itinerario di viaggio

Bacino di Arcachon cosa vedere: itinerario
Bacino di Arcachon cosa vedere: itinerario
Qui il diario di viaggio della prima settimana: Paesi Baschi Francesi e Bacino di Arcachon.

28 pensieri su “Alla scoperta del Bacino di Arcachon. Cosa vedere tra Dune e Oceano”

  1. E’ un luogo che racchiude in sè davvero molti contrasti, ma proprio ciò lo rende così affascinante e così emozionante. La bellezza delle dune che si specchia nel chiaro e cristallino mare… oltretutto davvero non conosco questa parte della Francia che tanto però mi fa venir voglia di saperne di più e prendere in considerazione un itinerario qui.

  2. Non sconoscevo il Bacino di Arcachon, sembra davvero il mio posto ideale. Tra le altre cose hai fatto un articolo super corposo e dettagliato, lo salverò senz’altro per il futuro. Magari, chissà, sarà una delle prime tappe quando tutto questo finirà.

  3. Conosco veramente poco la Francia, il Bacino di Arcachon che hai mirabilmente descritto é veramente un luogo ricco di fascino che chi sa un giorno riuscirò a visitare.

  4. Non so davvero cosa dire: sono inebriata da ciò che ho visto. L’articolo e le foto mostrano paesaggi, luoghi e colori straordinari. Il Bacino di Arcachon è ricco di bellezza e natura: spero di potermici recare.
    Maria Domenica

  5. Intanto ti dico che le foto sono meravigliose, non conoscevo il Bacino di Arcachon, ma dopo la tua attenta descrizione e queste foto, sarà un luogo a cui pensare per un prossimo viaggio!

    1. Grazie Annalisa, troppo gentile! tra l’altro oltre ad Arcachon a due passi c’è Bordeaux, poco più in là i Paesi Baschi francesi, è una zona davvero ricca.

  6. Come sempre, mi hai fatto fare un viaggio magnifico. Tra le descrizioni molto emozionanti e le fotografie veramente vibranti, quando io ti leggo faccio già mezza vacanza! Di questi tempi sei la mia arma segreta per non abbattermi e continuare a sognare!

  7. Questi sono i paesini che mi entusiasmano di più, tra mare, belle époque e pesce fresco. Le fotografie posi sono così suggestive che vorrei partire subito alla loro scoperta.

    1. Grazie Veronica, è proprio un posto di mare che piace a tutti non troppo ruvido e autentico come quelli della Bretagna ma nemmeno troppo turistico o pretenzioso come il sud della Francia

  8. Dalla prima foto, sembrava una tipica spiaggia californiana e infatti leggere che in verità, questa baia bellissima si trova in Francia mi ha stupito un sacco! Itinerario super interessante

    1. Brava Alice, l’oceano attira un sacco di surfisti infatti anche per le strade sembra di essere in California, spuntano da tutti gli angoli con la tavola sotto braccio.

  9. Le tue foto sono come sempre spettacolari. In pratica per questo itinerario, devi amare la spiaggia e le ostriche. Per quanto riguarda la spiaggia abbastanza, le ostriche meno. Sembra però un posto dove andare in due, perché non mi pare che per chi è solo, e non guida l’auto, sia adatto. Non ti chiedo cosa offre la sera perché non credo vi sia una vivace vita notturna. Ma per lo shopping come siamo messi?

    1. Grazie Valentina, sempre piacevoli i tuoi commenti. In effetti l’auto è il miglior modo per spostarsi ma se devi vedere molti posti come faccio io. Se invece atterrando a Bordeaux vuoi fare una vacanza al mare in zona Arcachon o Cap Ferret puoi arrivarci anche con i mezzi. La sera nei centri più grandi c’è qualche locale notturno, in quelli piccoli dopo il ristorante non c’è molto da fare se non andare a riposare.

  10. A dirla tutta non ho mai sentito parlare di questo bacino ma è qualcosa di davvero unico e particolare sicuramente da non perdere Le tue foto sono qualcosa di spettacolare, sembrano dei dipinti Chiaramente c’è la tua bravura nello scatto ma anche i luoghi che regalano emozioni particolari

    1. Questi paesaggi sono meravigliosi ma io sono di parte visto che da sempre sono innamorata della Francia, e appena si potrà viaggiare in tranquillità voglio vedere di persona questi villaggi e godermi anche di quelle ostriche.

    2. Grazie Lucy si i luoghi rendo facile fare belle foto, poi la tecnologia aiuta molti con i colori. Nemmeno io lo conoscevo questo bacino finche non mi sono messa a organizzare una vacanza su una costa francese che nona avevo ancora visitato.

  11. Non avevo mai sentito parlare del bacino di Arcachon e non immaginavo fosse un posto così particolare. Mi hai ispirato tantissimo con le tue foto e il tuo racconto.
    Tra l’altro ho un’amica che si è trasferita da poco a Bordeaux, quindi potrei andarla a trovare e fare un giro lungo il bacino di Arcachon!

  12. Che meraviglia, quanta magia e ricchezza, ci potrei vivere tra quei paesaggi, anzi ti dico che mi piacerebbe proprio, vicino al mio tanto amato oceano.
    Viaggio ogni volta che leggo in tuo racconto <3
    Bellissime anche le foto!

  13. Ma che meraviglia: grazie dei consigli, delle idee, delle proposte. Vado da quelle parti alla fine di agosto: sei meglio di Lonely Planet

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