AQUITANIA, FRANCIA, TRAVEL DESTINATION

Alla scoperta del Périgord. Dordogna cosa vedere tra arte e natura

Ma cosa ci sarà da vedere in Dordogna? Molte cose perché è un territorio davvero ricco come tutto il territorio della nuova Aquitania. Iniziamo il viaggio tra arte, natura e buona cucina.

Abbiamo visitato la Dordogna nell’ambito di un viaggio molto più ampio che ci ha portato alla scoperta della Nuova Aquitania, visitando i PAESI BASCHI FRANCESI e una puntatina a San Sebastián e dintorni, il BACINO DI ARCACHON, e BORDEAUX Con Médoc, Pomerol e Saint-Émilion,  Un bel giro ma è tutto abbastanza vicino e, soprattutto, interessante.

La Dordogna alias Perigord, due nomi che si riferiscono allo stesso territorio e spesso vengono confusi. Périgord è l’antico nome della regione che oggi è la Dordogna, dipartimento francese nella regione della Nuova Aquitania. La Dordogna Perigord è divisa in quattro zone, che vi spiego qui sotto.

Cosa vedere in Dordogna

La Dordogna, vanta un eccezionale patrimonio storico e preistorico, dopo Parigi, è il dipartimento francese con il più alto numero di monumenti e siti storici. Quindici dei quali sono siti classificati come patrimonio mondiale dell’UNESCO. La Dordogna conta una moltitudine di villaggi medievali e si dice che ospiti almeno 1000 castelli, ma anche i mulini ad acqua della Val de Dronne, il territorio protetto del Parco Naturale Regionale Périgord Limousin, la valle di Vézère e la vallata della Dordogne, famosa per i paesaggi pittoreschi.

Come visitare la Dordogna

Il modo più veloce per arrivare in Dordogna è un volo areo su Bordeaux e poi da lì si prosegue con un’auto a noleggio. Il mezzo ideale per visitarla, così è possibile spostarsi a proprio piacimento e in maniera più veloce. Quanto al tempo almeno quattro notti se volete fare un giro abbastanza completo.

La Dordogna Périgord è divisa in quattro zone

Il Perigord Noir si trova nel sud-est del dipartimento ed è chiamato così per la presenza di una grande concentrazione di lecci molto scuri. Culla della preistoria, ricco di siti del Medioevo e del Rinascimento.

Il Perigord Blanc è una una striscia che si allunga da est a ovest, comprende Periguex e che deve il suo nome al bianco della pietra calcarea locale, utile alla scultura. Nota per la gastronomia (anatra e oca grassa), si distingue per i mercati animati.

Il Perigord Vert è la zona nord ed è chiamata così per la sua vegetazione lussureggiante, la presenza corsi d’acqua e foreste che fanno anche parte del Parco Naturale Regionale del Périgord-Limosino.

Il Périgord Purple, si trova nel sud-ovest e prende il nome dal colore delle foglie delle vigne in autunno e il dipartimento della città di Bergerac.

Dordogna cosa vedere: la mappa delle zone
Dordogna cosa vedere: la mappa delle zone

Primo giorno

Itinerario da Saint Èmilion a Brantôme en Périgord. Luoghi visitati: Periguex, Saint-Jean-de-Côle, Brantôme-en-Périgord

Il primo giorno partiti da Saint Èmilion abbiamo attraversato il Perigord Bianco e ci siamo fermati a Periguex, la capitale del dipartimento, per una visita. Abbiamo poi continuato in direzione Brantôme-en-Périgord, nel Périgord Vert, dove ci siamo fermati per la notte. Nel pomeriggio del primo giorno abbiamo visitato Saint-Jean-de-Côle e Bourdeilles sempre nel Périgord Vert.

La prima notte  Brantôme abbiamo alloggiato e cenato a Le Moulin de l’Abbaye, la struttura occupa la sede del vecchio mulino, si trova in splendida posizione, la sua terrazza galleggia sul fiume Dronne, inutile dire che anche il paesaggio/villaggio circostante è da cartolina. Se riuscite regalatevi almeno un pranzo qui, solo questo posto e angolo del villaggio vale la visita.

Dordogna cosa vedere: Il Périgord Blanc

Périgueux

Città d’arte e storia, con un vasto numero di edifici che hanno attraversato i secoli: la Cattedrale di San Front, un’arena romana, torri, teatri e palazzi in pietra calcarea locale, qua e la non mancano le tradizionali abitazioni d graticcio. Sarà un‘esperienza passeggiare nel suo centro storico, un affascinante mash up di architettura gallo-romana, medievale e rinascimentale. 

Arrivate fino alla cattedrale che grazie alle due grandi cupole e alla somiglianza con Montmartre, vedrete da lontano. Questa cattedrale è infatti stata presa come esempio per la costruzione di Montmartre.  La Cattedrale Saint Front, Patrimonio Unesco dal 1998, è una tappa del Cammino di Santiago di Compostela. La sua unicità è la planimetria a croce greca e la cupola su ogni navata. Tra gli altri edifici  da vedere Palazzo Abzac de Ladouze, Palazzo Gilles Lagrange o Palazzo di Fayolle

Una tappa nel mercato di Périgueux è d’obbligo per tutti i buongustai e magari prima anche una pausa per un aperitivo in uno dei locali nei cortili alberati.

Cosa vedere in Dordogna: Périgueux
Cosa vedere in Dordogna: Périgueux

Sorges  

Una tappa per gli appassionati di tartufo dato che è conosciuta dai  buongustai di tutto  il mondo come la capitale del  tartufo nero, il “tuber melanosporum”. Secondo il parere degli esperti il tartufo di Sorges offre una fragranza e rivela i suoi sapori in maniera ineguagliabile. A Sorges ovviamente c’è un museo dedicato al pregiato tubero, che accoglie più di 10.000 visitatori ogni anno. L’ultima domenica del mese di gennaio si svolge il mercato del tartufo che molto pubblico, molti gli stranieri e le delegazioni da molti paesi europei ma anche da Cina, Russia, eccetera.

Dordogna cosa vedere: Il  Périgord Vert

Brantôme en Périgord

Brantôme è davvero molto carina, un piccolo centro raffinato con interessanti botteghe artigianali, l’imponente abbazia benedettina risalente al 769, costruita all’interno di una falesia, per ordine, pare, di Carlo Magno. Passeggiate per sue per ammirare le splendide case affacciate sulla Dronne e, se avete tempo, noleggiate una canoa per pagaiare le acque del fiume e ammirare il villaggio dall’acqua.
Nei dintorni della cittadina ci sono Les Jardins Tranquille.

Cosa vedere in Dordogna: Brantôme en Périgord
Cosa vedere in Dordogna: Brantôme en Périgord

Bourdeilles

Ad appena una decina di chilometri da Brantôme c’è il villaggio di Bourdeilles, tra i più bei borghi di Francia, noto per il suo castello. Anch’esso si affaccia sulla Dronne e regala scorci di assoluta bellezza. L’ivolucro del castello, diciamo così, risale XIII secolo e al suo interno un edificio più nuovo, un secondo castello, risalente al Rinascimento. Qui, come in altri castelli, in estate, vengono organizzate visite ed eventi notturni, per scoprire il castello e i suoi misteri.

Il borgo è minuscolo, una sola via, ma molto carino, quindi una breve tappa la consiglio.

Cosa vedere in Dordogna: Bourdeilles
Cosa vedere in Dordogna: Bourdeilles

Saint-Jean-de-Côle

Siamo a Saint-Jean-de-Côle dove, tra le strette viuzze in ciottoli, il tempo si è fermato. Un Villages Fleuris attraversato dal fiume che scorre nel mezzo del Périgord Verde, con case inpietra adornate da piante e fiori rampicanti e atmosfere da cartolina. Classificato tra Les plus beaux villages de France, questo villaggio è abitato da nemmeno 400 anime, e il suo essere silenzioso e poco battuto dai turisti, trasmette una straordinaria sensazione di pace. Sorge su una graziosa piazzetta lo Chateau de la Marthonie, risalente al XV secolo, nelle vicinanze anche la Chiesa di Saint-Jean-de-Côle in stile bizantino-romanica, sempre del XII secolo.

Cosa vedere in Dordogna: Saint-Jean-de-Côle
Cosa vedere in Dordogna: Saint-Jean-de-Côle

Secondo giorno

Itinerario da Brantôme en Périgord a Sarlat Le Canéda. Luoghi visitati: Sorges, Saint-Amand-de-Coly, Montignac, Saint-Léon-Sur-Vèzére e Sarlat-Le-Canéda.

Dopo una splendida colazione siamo ripartiti da Brantôme con destinazione Périgord Noir, ma lungo il tragitto abbiamo fatto una tappa a Sorges (Périgord Blanc), patria del tartufo nero.

Abbiamo poi proseguito verso Sarlat la Canèda, che è stata la  tappa della seconda e terza notte, nel Périgord Noir e, lungo il tragitto, visitiamo: Saint-Amand-de-Coly, Montignac: Grotte di Lascaux e Saint-Léon-sur-Vézère.

Dordogna cosa vedere: Il Périgord Noir

Nel Perigord Nero trovate il maggior numero di attrazioni, tra la valle del Vézère e la vallata della Dordogna. Il paesaggio è collinare e si presta a escursioni e gite in auto. Non mancano i castelli come Château des Milandes, Chateau de Puymartin, Chateau de Commarque, Chateau de Hautefort, praticamente in tutti i villaggi trovate un castello. Nel Périgord Noir ci sono anche le famose grotte preistoriche di Lascaux e il maggior numero di villaggi interessanti, come scorpriete in seguito.

Saint-Amand-de-Coly

Sicuramente il posto ideale per un’avventura a piedi. Tre sono i tour a piedi previsi per scoprire i dintorni del villaggio facendo un’escursione interessante. Da vedere l’abbazia di Saint-Amand-de-Coly, considerata la chiesa più bella della Dordogna, risale al XII secolo ma è stata in gran parte ricostruita nel XIX e XX secolo, con l’integrazione di elementi gotici nello stile romano delle pareti. Addentratevi poi nel villaggio ad ammirare l’architettura locale e le case sarladaises in pietra e ardesia nei toni del color ocra. Nel villaggio ogni martedì sera di luglio e agosto propone un mercato notturno.

Cosa vedere in Dordogna: Saint-Amand-de-Coly
Cosa vedere in Dordogna: Saint-Amand-de-Coly

Montignac: Grotte di Lascaux 

La grotta fu scoperta nel 1940 da quattro adolescenti, uno dei quali aveva visto il suo cane infilarsi in una buca. Grazie a questo episodio venne riportata alla luce una delle più importanti grotte decorate del Paleolitico. Soprannominata la “Cappella Sistina della Preistoria” è stata chiusa per 20 anni per proteggerla, è stata riaperta ai visitatori dal 1983. Lascaux II, la prima ricostruzione della grotta originale, presenta le due gallerie più famose: la Sala dei Tori e il Diverticolo Assiale, dove si possono vedere quasi tutti i dipinti. Queste due aree museali ripercorrono l’affascinante storia dell’evoluzione dell’uomo e dei suoi strumenti, ricreando Lascaux nella Preistoria.

Il Centro Internazionale d’Arte Parietale – Lascaux IV che è stato installato ai piedi della collina di Lascaux, è una replica completa della famosa grotta. Grazie alla tecnologia avrete un’esperienza unica e vi immergono in modo atipico in questo universo eccezionale.

Montignac
Montignac

Saint-Léon-sur-Vézère

Un villaggio di una manciata di case in pietra color miele sulle rive del fiume Vézère. Saint-Léon-sur-Vézère, considerato uno dei villaggi più belli della Francia, si trova a 25 km da Sarlat, a metà strada tra Lascaux e Les Eyzies. Perdersi nei vicoletti attorno alla chiesa gallo-romana del villaggio è il modo migliore per scoprirlo! Sulle rive del Vézère potete concedervi un pranzo in un ambiente eccezionale. Questo villaggio si trova sul percorso di pellegrinaggio che conduce dall’abbazia di Vezelay in Borgogna alle abbazie di Cadouin e Saint-Avit-Senieur.

Saint-Léon-sur-Vézère
Saint-Léon-sur-Vézère

Sarlat-la-Canéda

Costruita nel IX secolo intorno a un’abbazia, Sarlat-La-Canéda, capitale del Périgord Noir, è una tappa irrinunciabile per gli appassionati di architettura e non solo. Sulla strada per Santiago de Compostela, la città è un vero e proprio museo a cielo aperto. Siamo nel cuore del Périgord  Il suo suggestivo centro storico medievale incanta e stupisce, in giro per le sue caratteristiche stradine oltre ai palazzi gotici e rinascimentali come il palazzo Plamon, il palazzo Magnanat e il palazzo Vassal, non mancano ristoranti e bistro dove potrete scegliere in quale gustare le specialità locali: In primis il tartufo nero, il fois gras e la canarde (anatra). La sera è ancor più suggestiva per i suoi colori, è ricca di scorci unici e incredibili. Il mercato che si svolge il mercoledì e sabato è particolarmente animato e il luogo perfetto per assaggiare le specialità dei produttori locali, da non perdere!

Terzo giorno

Luoghi visitati: Sarlat-La-Canéda, Domme, Belvès, Castenau-La-Chapelle, La Roque-Gageac, Vézac, Beynac-et-Cazenac.

Il terzo giorno visitiamo Sarlat-La-Canéda e i suoi dintorni, essendo la nostra base anche per la terza notte.

Domme

Un altro incantevole borgo medievale cinto da mura con poco più di mille abitanti, situato nel cuore del Perigord Noir. Saldamente in testa nella lista dei più bei villaggi di Dordogna e fa parte del circuito Les Plus Beaux Villages de France. Se cercate luoghi romantici e rilassanti siete nel posto giusto, anche per cenare. Qui il tempo è mutevole ma regala paesaggi diversi e mozzafiato, se con il bel tempo prevale la campagna color smeraldo, quando scendono le nubi regala atmosfere fatate, ricche di romanticismo. Prevalentemente circondato da una coltre di foschia che rendono l’ambiente rarefatto tra tetti e torri massicce che circondano la porta Des Tours, ingresso principale del villaggio. Una visitina alle grotte, usate in passato come rifugio durante la Guerra dei cent’anni, va fatta.

Domme
Domme

Belvès

Come molte città della regione, Belvès fu costruita sul lato di un ripido affioramento roccioso, è quindi un villaggio arroccato sopra la valle di Nauze Belvès, il suo nome in occitano significa “splendida vista”, in quanto la sua posizione geografica offre un panorama eccezionale sul Périgord Noir. Una vivace e attraente cittadina perfettamente conservata, con tutti i suoi elementi medievali intatti, è soprannominata la città dei 7 campanili e vanta un ricco patrimonio storico e architettonico.
La visita inizia da Place des Armes, la piazza centrale della città. Nella piazza il mercato coperto del XV secolo. Lungo i vicoli della cittadina dimore caratteristiche ed interessanti.

Castelnaud-la-Chapelle

Uno splendido borgo con le tipiche case in pietra color ocra e gli scuri celesti, dominato dalla fortezza medievale che si erge sul colle. Il villaggio sorge sulle rive del fiume Dordogne quindi il Castello di Castelnaud è dirimpettaio della fortezza di Beynac, sua eterna rivale, i Giardini Marqueyssac e il villaggio di La Roque-Gageac. Sempre qui troviamo anche il bellissimo Castello di Milandes, che è stato la residenza di Joséphine Baker, vale la pena visitare i suoi rigogliosi giardini.

Castelnaud-la-Chapelle
Castelnaud-la-Chapelle

La Roque-Gageac

Anche detto la piccola Nizza, questo villaggio è noto per la sua eccezionale posizione. si trova infatti ai piedi di una falesia sulle rive del fiume Dordogna.  A passeggio nel groviglio delle sue stradine scoprirete che tutto è abbastanza immutato rispetto al Medioevo e ammirerete i palazzetti color ocra, tra i quali chiesa romanica costruita nel 1330. L’ideale sarebbe capitare quando il sole, preparandosi al tramonto, sviluppa tra le nuvole una perfetta trama di sfumature tra arancio, rosso e viola che si riflette sulla falesia e sul villaggio. Uno spettacolo! Salendo a bordo di una barchetta e percorrendo il fiume Dordogna è possibile ammirare i castelli che affacciano sul fiume: Beynac, Castelnaud ecc.

Nei dintorni di La-Roque-Gageac, abbiamo i giardini di Marqueyssac, i giardini del castello omonimo. Più che per i giardini la visita ha senso perché da qui si gode in un vero e proprio belvedere sulla Dordogna, data l’eccezionale vista panoramica sulla zona e sui castelli di Beynac e Castelnaud e sul villaggio di La Roque-Gageac. Il giovedì sera i giardini sono illuminati da migliaia di candele.

Dosa vedere in Dordogna: La Roque-Gageac
Dosa vedere in Dordogna: La Roque-Gageac

Beynac-et-Cazenac

Uno splendido villaggio nella valle della Dordogna noto per il suo antico Castello di Beynac, uno dei più autentici e meglio conservati del Périgord, che si affaccia sulla Dordogna. Il villaggio di Beynac-et-Cazenac regala immagini da cartolina con le antiche abitazioni ornate di fiori, una passeggiata nel borgo è un’immersione nel Medioevo. Questo villaggio per la sua autenticità ha ospitato diversi set di film d’epoca  Anche da qui, se il tempo lo consente, è possibile fare un giro in barca per scoprire le ricchezze naturali lungo il fiume.

Cos’altro vedere nel Périgord Noir:

A Salignac ci sono i giardini del Manoir d’Eyrignac, dove fra splendidi giardini che si estendono su 10 ettari e che invitano alla contemplazione. Se avete tempo passate qualche ora a sognare a occhi aperti e ad ammirare lo splendido lavoro dei maestri giardinieri. Questi giardini appartengono alla stessa famiglia da quasi 500 anni, 22 generazioni di proprietari hanno abitato e vivono ancora nella tenuta.

Il villaggio di Rouffignac, se passate da quelle parti, vale la pena fermarsi per il suo mercato locale dove si possono trovare ottimi prodotti. A Rouffignac trovate anche l’omonima grotta preistorica, una delle più note in Europa. La visita guidata dura un’ora e si svolge a bordo di un trenino. Un vero viaggio indietro nel tempo!

A Tursac, abbiamo il villaggio trogloditico di La Madeleine, un sito molto interessante da visitare. Attraverso il tour gratuito è possibile comprendere il luogo attraverso i secoli.

A Peyzac-le-Moustier troviamo La Roque Saint-Christophe, una grande formazione rocciosa sul fiume Vézère,  una scogliera con anfratti e rifugi lunga un chilometro e alta 80 m. Sito UNESCO.

Lungo il tragitto abbiamo incontrato molti altri luoghi e villaggi spettacolari. Quindi, mi raccomando, occhi aperti!

Salignac Eyrignac
Salignac Eyrignac

Quarto giorno

Dordogna cosa vedere: Il Périgord Pourpre

Itinerario da Sarlat-Le-Canéda a Bergerac. Luoghi visitati: Limeuil, Villefranche du Périgord, Monpazier, Issigeac, Monbazillac e Bergerac.

Il quarto giorno siamo partiti da Sarlat in direzione Bergerac, dove abbiamo pernottato. La prima tappa è stata Limeuil, per poi fare il circuito delle Bastides da Villefranche du Périgord a Bergerac e la strada dei vini.

ll Périgord porpora vanta numerosi villaggi medievali ed è il Paese delle Bastides, le città nuove del Medioevo. Villaggi caratterizzati da strade a griglia regolare che conducono al mercato coperto centrale, con case di dimensioni identiche. Le bastides si trovano comunque in tutto il Périgord come abbiamo già visto sopra.

Limeuil

Questo villaggio si trova in una posizione straordinaria alla confluenza dei fiumi Dordogna e Vézère. Il borgo medievale è uno dei più belli della Dordogna, grazie alle sue case in pietra ricoperte di rose o case a graticcio dove troviamo interessanti botteghe di artigiani. Questo gioiello del Périgord vanta dei giardini botanici, Le Jardins Panoramiques de Limeuil, situati sul sito dell’antico castello fortificato, in posizione panoramica. Fra alberi secolari e sculture godrete di una splendida vista panoramica a 360° sui paesaggi e sui tetti del borgo medievale di Limeuil.

Villefranche du Périgord 

Da qui inizia (al contrario) il circuito delle bastides a Villefranche du Périgord, bastide fondata nel 1261 con il Castello di Biron, sede di una delle 4 Baronie del Périgord. Classificato monumento storico, questo edificio è una successione di edifici addossati gli uni agli altri a testimonianza dei diversi secoli della loro costruzione (dal XII al XVII secolo).

Sulla strada del ritorno, se tornate verso Bergerac, fate tappa a Beaumont du Périgord un’altra bastide inglese, che s’impone sul percorso prima di una sosta nel pittoresco villaggio di Couze (10 km), che offre la possibilità di visitare un mulino per la carta.

Villefranche du Périgord 
Villefranche du Périgord

Monpazier

Questo villaggio è ancora meglio conservato del precedente. Il bastide di Monpazier stupisce per il suo carattere eccezionale che scoprirete a passeggio per le sue stradine e sotto i suoi portici. Sarà come fare un salto nel 1284, anno della sua fondazione, voluta da Edoardo I d’Inghilterra. Riconosciuto come il paese “modello” con il suo piano ortogonale perfetto, ha influenzato lo stile di alcuni dei più grandi architetti.
Se capitate di giovedì mattina, in Place des Cornières scoprirete il suo vivace mercato. Artigiani, artisti e produttori locali vi aspettano.

Cosa vedere in Dordogna: Monpazier
Cosa vedere in Dordogna: Monpazier

Issigeac

Si continua con una tappa nel villaggio medievale di Issigeac con le sue ricchezze architettoniche. Un borgo medievale unico dove il tempo sembra essersi fermato, bastano pochi attimi per accorgersene. Anch’esso costruito sullo stesso modello degli altri: una piazza centrale dedicata al mercato e da lì partono tutta una serie di strade perpendicolari, il tutto protetto da un recinto.

Cosa vedere in Dordogna: Issigeac
Cosa vedere in Dordogna: Issigeac

Monbazillac 

Il circuito prosegue sino Monbazillac con la visita del Castello di Monbazillac, costruito nel XVI secolo, è classificato monumento storico e vanta un’architettura unica e originale, riflesso sapiente miscela di architettura medievale e rinascimentale. Circondato da vigneti, regala una vista dalle terrazze del parco sul panorama mozzafiato sulla Bergerac Valley.

Questo è il Monbazillac che tengo nella mia enoteca. Non ho foto belle di Monbazillac, quindi...
Questo è il Monbazillac che tengo nella mia enoteca. Non ho foto belle di Monbazillac, quindi…

Bergerac

Un’altra città ricca di storia e ne è esempio il suo centro storico che ospita splendidi vicoli medievali da scoprire a passeaggio, ammirerete le case a graticcio, le finestre medievali o le porte rinascimentali. Patria di Cyrano de Bergerac, troverete due statue a lui dedicate. Adagiata sulle rive della Dordogne, è stata una capitale indiscussa dei trasporti fluviali su battello, ancora oggi, dal molo di Salvette parte la crociera a bordo di una gabarre, la tradizionale barca regionale dal fondo piatto.

Cosa vedere in Dordogna: Bergerac
Cosa vedere in Dordogna: Bergerac

Cos’altro vedere nel Périgord Pourpre

Chiaramente va percorsa La Strada dei Vini di Bergerac per riscoprire il patrimonio viti-vinicolo della zona di Bergerac. La Maison des Vins de la Région de Bergerac propone quattro circuiti tra i vigneti. Andrete alla scoperta del territorio, incontrerete persone appassionate e innamorate della propria terra. Da una tenuta all’altra, dalle piccole cantine a quelle più grandi, potrete degustare i loro vini. Un territorio al confine con il più blasonato del Bordelais, ma forte di una sua identità.

La strada dei vini diventa un’alternanza di visite di villaggi e di castelli, di degustazioni e di passeggiate, dove 130 tra vignaioli e cantine vi condurranno alla scoperta della gastronomia e dei vigneti. La strada dei vini di Bergerac  conta ben 13 vini DOC raggruppati in 5 categorie: i Rossi: Bergerac, Côtes de Bergerac, Montravel, Pécharmant; il Rosé: Bergerac; i Bianchi secchi: Bergerac, Montrave; i dolci: Côtes de Bergerac, Haut Montravel, Côtes de Montravel, Rosette; i  liquorosi: Monbazillac, Saussignac.

Quinto giorno

Itinerario da Bergerac a Bordeaux.   Il quinto giorno in Dordogna è in realtà l’ultimo giorno delle due settimane passate nell’Ovest della Francia: Paesi Baschi Francesi, San Sabastian (Spagna), Bacino di Arcachon e Bordeaux e dintorni.

Bene e tutto! Per qualsiasi ulteriore informazione scrivetemi pure nei commenti.

21 pensieri su “Alla scoperta del Périgord. Dordogna cosa vedere tra arte e natura”

  1. La Francia l’ho visitata pochissimo, Grazie al tuo blog sto scoprendo sempre di più questa splendida nazione. La zona della Dordogna é veramente molto bella e suggestiva.

  2. Che sogno fare un on the road in questa bellissima regione piena di borghi interessanti e parchi dove stare a contatto con la natura. Tu sei il mio reminder ad esplorare di più la Francia!

      1. Ma in realtà basta saperli prendere i francesi e poi i luoghi dovrebbero essere il motivo principale per esplorare un nuovo posto!

  3. La Dordogna Périgord è una di quelle zone della Francia che ho in lista da tanti anni, ma che non mi sono mai davvero organizzata per visitare davvero. Adesso che ho la tua guida però direi che sono pronta: non mi resta che partire!

  4. Hai risposto a qualcuno che gli italiani sono restii a visitare la Francia causa i francesi, ahah?
    Può essere, che peccato questo rapporto controverso (e reciproco direi).
    Invece io sono indifferente a questa ruggine. Ma come si fa?, anche loro hanno dei posti e una cultura meravigliosi (oltre ai garçons, ovviamente!).

    1. Si era ironico però ovviamente un fondo di verità c’è. Io non ho problemi in tal senso tant’è che ci vado molto spesso, anche perché avendo un’enoteca con il mio compagno non potrei farne a meno. Comunque ti dirò che ho trovato degli italiani maleducati e molto rumorosi in giro e quindi è anche naturale che vengano trattati in malo modo. Io non ho mai avuto nessun tipo di problema, anzi ovunque sono stata molto ben accolta: in Francia, come in Germania o nel Regno unito

  5. Dovevo andarci prima della prima chiusura causa covid, da allora è un viaggio sospeso a spero presto. Un posto che sicuramente amerò come amo già Parigi

  6. WOW! é una zona che ignoravo completamente. Ho salvato l’articolo perché è ricchissimo di informazioni.io ADORO la Francia, AMO i francesi e ne sono spesso riamata. Questo è un viaggio ASSOLUTAMENTE da fare. Grazie, come sempre la mia alleata migliore per sognare

  7. Grazie a te ho scoperto nuovi luoghi da visitare e le tue foto raccontano la bellezza della Dordogna d’altronde la Francia è tutta bella

  8. Non è una zona che conosco, mi ha fatto molto piacere leggere il tuo articolo dettagliato, cercherò di seguire quanto prima il tuo itinerario, amo l’arte e la natura che si fondono!

  9. Ma vogliamo parlare della bellezza delle tue foto ?!? Sono veramente stupende, e riescono ad esaltare alla perfezione la bellezza di quei posti. Cosa posso dire…adoro tutto il tuo racconto, e non sai cosa darei poter partire domani per passare una settimana come la tua. Mi salverò questo viaggio con la speranza di poterlo fare il prima possibile 🙂

    1. Grazie mille Lety! Le tue parole mi rendono felice e mi fanno capire che il lavoro di fotografia, scrittura e ricerca che faccio non ha un senso solo per me. ❤️

    1. Ciao Domenico, Sarlat la Caneda è uno dei paesi più belli e di una dimensione ideale, cioè non un minuscolo borgo e poi è l’essenza del Perigord. Poi dipende da dove arrivi…

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