Cantabria cosa vedere: suggestivi borghi, spiagge oceaniche e molto altro ancora. È la parte della Spagna meno frequentata – ragione per cui la visito io, avvezza a frequentare rotte poco turistiche – rispetto al resto del Paese ma che ha davvero molto da offrire. Parliamo della Spagna del Nord, quella che parte dai Paesi Baschi, continua in Cantabria e nelle Asturie, fino ad arrivare in Galizia.
Durante un viaggio nella Spagna del Nord quindi una delle regioni da non perdere è la Cantabria, una delle zone più belle dell’intera Spagna. Vanta comunque una grande varietà di paesaggi: montagne e tanto verde, incredibili spiagge e l’Oceano spumeggiante, un ricco patrimonio culturale, tradizioni millenarie e tanto altro ancora.
In questo articolo vi svelerò cosa vedere in Cantabria.
Santander
Affacciata sul Mar Cantabrico e sull’Oceano Atlantico è meta di appassionati surfisti provenienti da tutto il mondo, attratti dalle onde oceaniche che si infrangono sulle lunghe distese sabbiose. Una delle città più raffinate ed eleganti di tutta la Spagna, adagiata su una delle baie più spettacolari del mondo, l’omonima baia di Santander.
Vanta un passato antichissimo, con origini celtiche e romane. Forse è l’unica città europea dove poter vivere l’atmosfera della città godendosi mare e natura nella sua massima espressione: con la splendide spiagge di El Sardinero e del Cammello, l’elegante lungo mare Paseo de Pereda, l’atmosfera selvaggia che circonda il Faro de Cabo Mayor e il paesaggio bucolico che regala il parco della Penìnsula de la Magdalena, a picco sul mare, un promontorio di terra che si allunga in mare, delineando il confine della Baia di Santander, da un lato, e la costa che affaccia sul Mar Cantabrico, dall’altro. La Penisola è, molto probabilmente, il luogo più peculiare di Santander. Da vedere assolutamente!
Da visitare anche Puertochico che sorge poco lontano dal centro, a nord del porto turistico. L’antico quartiere dei pescatori. Di fatto è la città vecchia di Santander, anche se a causa del grande incendio del 1941, che durò un’intera giornata, molti edifici e palazzi storici andarono distrutti, rimane nel quartiere qualche edificio del XVIII e XIX secolo. Il centro storico è abbastanza raccolto e quindi facilmente visitabile a piedi. Perdetevi nel suo crocevia di stradine magari partendo dalla Plaza Mayor a classica forma quadrata circondata da eleganti palazzi.
Se vi trovate a Santander va visitato anche il Centro Botín de las Artes y la Cultura è il polo museale progettato dall’architetto italiano Renzo Piano. Il Centro Botìn per Santander è l’equivalente del Guggenheim per Bilbao: è un simbolo di una rinascita, dello slancio verso la modernità e l’avanguardia.
Anche Santander, come tutte le città spagnole, ha il suo mercato anzi i suoi mercati. I mercati di Santander più visitati sono il Mercado de la Esperanza e il Mercado del Este. Entrambi sono caratterizzati dalla tipica struttura del mercato coperto spagnolo dove poter curiosare tra le pietanze tipiche della regione Cantabria.
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Noja
La cittadina di Noja si colloca in una zona incredibile, un ambiente naturale e selvaggio fuori dal comune. Vanta immense spiagge di sottile sabbia dorata, come Trengandín e Ris che si allungano lungo la costa cantabrica.
Incontrerete paludi che ospitano enormi colonie di uccelli e rimarrete incantati a guardarli! In questo paesaggio piatto con un orizzonte infinito, i tramonti sono mozzafiato. Noja è la destinazione ideale per una pausa all’insegna di mare e relax.
Il suo centro è interessante troverete edifici tradizionali in pietra, un eremo, un ponte medievale, un mulino di sabbia e diverse belle fontane, tra i tanti edifici moderni.

Cantabria cosa vedere: Santoña
Questa graziosa città portuale vanta un ricco passato ed un luogo importate nella regione, si narra infatti che qui sia stata costruita la caravella Santa Maria, una delle navi che ha portato alla scoperta dell’America. Inoltre è la città natale di Juan de la Cosa, il navigatore nonché cartografo di Cristoforo Colombo e Amerigo Vespucci, a lui si deve la prima mappa del mondo nella storia dell’umanità, del 1500, che mostra le terre del Nuovo Mondo.
Va fatto un giro del porto anche perché si può trovare una grande varietà di pesce fresco. Storicamente è uno dei porti principali della regione. Merita anche il centro cittadino, molto carino e ricco di locali e negozi.
Se passate da queste parti va visitata la Riserva Naturale delle Paludi. Un ambiente ecologico molto importante dove si possono osservare gli uccelli. Questa zona umida ha una grande varietà di molluschi, pesci, mammiferi, tra le specie protette nelle acque placide delle paludi.
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Castro-Urdiales
Una delle località sul mare che mi sono piaciute di più, quindi se visitate la Cantabria non potete non visitare questa splendida cittadina costiera, molto viva anche in inverno. Ex borgo di pescatori diventa un’importante località turistica nel XIX secolo e restano a testimoniarlo i palazzi sul lungomare. Oggi è un’elegante cittadina, bella l’antica zona attorno al porto e il lungomare con gli eleganti palazzi del XIX secolo. Nelle retrovie abbondano le costruzioni più recenti.
Ammirare la bellezza del luogo è semplice basta concedersi una passeggiata sul porto, sulle viuzze del centro o in riva al mare, il Mar Cantabrico, appunto. Fra le attrazioni i resti del Castello con il Faro e la chiesa di Santa María, arroccati sulla scogliera battuta dall’Oceano Atlantico.
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Cantabria, cosa vedre: Laredo
Laredo vanta il più grande porto turistico della costa spagnola ma è anche un importante porto di pesca che pullula dei suoi marinai che con le loro imbarcazioni fanno avanti indietro.
Una baia luminosa, una splendida spiaggia spruzzata da un mare frizzante, su cui affacciano eleganti palazzi. Una passeggiata lungo la spiaggia di La Salvé è d’obbligo per ammirare il panorama, come pure la visita della città vecchia che custodisce le rovine dei bastioni medievali, tesori gotici e fiamminghi.
Se visitate Loredo in agosto potreste avere l’occasione di assistere alla sfilata dai mille colori durante la Battaglia dei Fiori.
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Liérganes
Uno villaggio molto carino, uno dei più bei borghi più caratteristici della Cantabria, è un vero e proprio crogiolo di Arte e Storia, dove si concentrano molte imprese d’epoca. La sua storia è intimamente legata alla leggenda del Pescatore e ai suoi edifici che resistono alla prova del tempo. Qualche scorcio ricorda le Cotswolds grazie agli edifici in pietra colo miele. da vedere la cappella, la chiesa, la parrocchia e le pittoresche case decorate con le facciate a stemma.
Il paese è famoso anche per le sue terme alberate, che sfruttano i benefici del fiume Miera. Infine, fate una sosta davanti al famoso ponte di pietra ornato di verde.
Cantabria, cosa vedere: Cartes
Un minuscolo borgo, un pueblo, uno dei borghi più antichi della Cantabria. L’unica via mantiene caratteristiche medievali, le antiche abitazioni hanno balconi fioriti, nei vicoli si rincorrono vasi di piante e si respirano i loro profumi. Se siete di passaggio fermatevi, andarci apposta magari no. L’aneddoto: un anziano signore molto loquace, la cui dimora si trova di fronte al più vecchio palazzo del borgo, del 1303, ci ha raccontato la storia del borgo e dell’antico palazzetto.

Reinosa
Se decidete di visitare anche l’entroterra e non solo la costa, un altro borgo medievale da vedere è Reinosa. Strade porticate, antiche dimore in pietra che risalgono al XVI e XVII secolo, la Piazza del Municipio, la chiesa barocca di San Sebastián e l’edificio de La Casona, una villa nobiliare del 1830. Se decidete di visitarla non dimenticate di assaggiare i suoi famosi dolci: le pantortillas: pasta sfoglia, croccante, dorata e spolverata di zucchero delizierà tutti.

Santillana del Mar
Santillana del Mar è uno dei gioielli della Cantabria, ci si va apposta, noi ci abbiamo trascorso anche una notte. Questo antico borgo della Cantabria vi sedurrà con la sua autenticità e il suo fascino. Jean-Paul Sartre lo ha descritto come il “più bel villaggio della Spagna”. Splendidamente conservato, regala un’atmosfera calda e autentica.
Percorrendo le sue stradine lastricate farete un viaggio indietro nel tempo ed è possibile ammirare le molte casonas, ampie case signorili in mattoni color miele, le cui facciate sono decorate con stemmi e i balconi adornati da fiori. Questo villaggio, medievale e barocco, è un vero e proprio museo a cielo aperto. Dalla Collegiata di Santa Juliana alla Casa di Tagle arrivando al Palacio de los Belardes rimarrete colpiti dalla bellezza di questo villaggio-museo. Entrate in una delle tante botteghe locali e gustatevi un prelibato sobao.
Il suo nome ricorda il mare ma non affaccia sul mare, sembra che il suo nome si debba al marchese (di Santillana) che qui aveva la sua dimora estiva, vicino al mare che si trova a qualche chilometro.
La “città delle tre bugie” non deve la sua fama solo alle grotte di Altamira, considerate la Cappella Sistina dell’arte rupestre. La grotta si trova a soli due chilometri da Santillana e custodisce uno dei più importanti insiemi pittorici della preistoria!
Comillas
Uno dei borghi più chic della Cantabria è Comillas. Gode, tra l’altro, di una posizione privilegiata e di una spiaggia straordinaria che ha conquistato sin dal XIX secolo l’aristocrazia spagnola lo testimoniano i molti edifici sontuosi. Il centro storico è davvero molto carino e ben conservato, molti i palazzi ristrutturati, qui una tappa va fatta. A parte tutto questo Comillas è conosciuta per il palazzo costruito da Gaudí: Il Capriccio o meglio El Caprichio di Gaudí. Una delle prime opere dell’architetto.
In un borgo marinaro non può mancare la visita del porto perennemente sorvolato dai gabbiani e animato dai pescatori al lavoro. Anche Comillas è circondata da paludi che ospitano numerose specie di uccelli acquatici. Fuori da centro spicca l’imponente e particolare struttura dell’Università Pontificia, noto come centro universitario CIESE.
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San Vicente de la Barquera
Borgo arroccato in puro stile marinaro, deve comunque la sua fama alle magnifiche spiagge: Fuentes, Primera de San Vicente, El Rosal, El Tostadero, Merón e Gerra, la scelta è davvero imbarazzante, tutte perennemente sorvolate dai gabbiani.
Il centro storico, dichiarato Bene di Interesse Culturale della Cantabria nel 1987 grazie al suo interessante complesso monumentale, di cui fanno parte la chiesa di Santa María de los Ángeles del XIII, il castello e i resti di una muraglia. Altro simbolo della cittadina sono i ponti: quello della Maza, con 28 archi fu edificato per ordine dei Re Cattolici nel XVI secolo o quello del Parral del XVIII secolo.
Questo villaggio, alle porte delle Asturie, vanta un antico passato di pesca che continua ancora oggi e lo si nota anche nella sua gastronomia con pesce e frutti di mare eccellenti che diventano sorropotún o marmita barquereña, uno stufato a base di tonno e patate.
San Vicente de la Barquera regala una delle migliori vedute sullo sfondo delle cime innevate dei Picos de Europa. Si può prendere la funivia di Fuente Dé, che porta a 800 metri di altezza e dalla cima le viste mozzafiato sono garantite.

Cantabria, cosa vedere: Potes
Capoluogo dalla splendida regione di Liébana, zona circondata da montagne spettacolari nella quale confluiscono fiumi e ruscelli, Potes è certamente una delle destinazioni più gettonate di tutta la Cantabria. Ricca di affascinanti palazzi d’epoca: gotici, medievali e di palazzi religiosi. Troviamo infatti la Torre del Infantado, residenza del marchese di Santillana nel XV secolo, oggi è uno dei simboli della città. Quanto agli edifici religiosi su tutti spiccano i santuari dedicati alla Vergine del Cammino e alla Vergine di Valmayor e le chiese dedicate a San Vincenzo rispettivamente del XIV e del IXX secolo.
La sua collocazione non è lungo la costa ma è comunque favolosa circondata dalla natura selvaggia e incontaminata della foresta in cui si trova. Attraverso alcuni sentieri potrete scoprire il ricco patrimonio faunistico e floreale di zona. Anche a Potes a fare da sfondo c’è il massiccio orientale del Picos d’Europa.

Qui termino di raccontarvi cosa vedere in Cantabria