Perché fare un week end Bruxelles? Vi chiederete. Non viene certamente in mente di metterla in cima alla lista delle capitali europee da vedere. Oltre alle celebri: Parigi, Londra e Roma dove siamo andati, più volte, praticamente tutti, e alle costose capitali del Nord Europa, prima di Bruxselles sono sicuramente da visitare capitali come: Berlino, Dublino, Edimburgo, Madrid, Praga, Budapest, Vienna, Varsavia e mi fermo qui ma ne avrei altre.
Si, forse è una di quelle città che si visitano grazie a un volo super conveniente o perché abbiamo già visto tutto o quasi. Ma dal mio punto di vista solo la Grand Place vale un viaggio a Bruxelles, un’altra delle ragioni per visitare Bruxelles con priorità è unire la visita di Bruges, magnifica e sorprendente, uno di quei luoghi da visitare almeno una volta nella vita.
Ma di Bruges ve ne ho già parlato, qui ci occupiamo di Bruxelles. La capitale del Belgio vanta una bella lista di cose da vedere: in primis la maestosa Grand Place, da vedere a tutte le ore del giorno per le sfumature di colori incredibili che regala, su tutte l’oro e che non fa rimpiangere le più belle piazze delle capitali europee, ci sono anche molti musei come il Museo di Belle Arti che espone opere dei bravissimi artisti fiamminghi, per gli appassionati del genere il Museo del Fumetto, il Museo Magritte e anche il Museo degli Strumenti Musicali, gli itinerari Art Nouveau del barone architetto Horta, dichiarati Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 2000; l’Ilot Sacrè con le Saint-Hubert Galleries, il Quartiere degli antiquari e il Mercato delle Pulci di Sablon.
Me scopriamo cosa vedere in un week end a Bruxelles:
La Grand Place
Senza dubbio una delle più belle piazze del mondo, dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Unesco nel 1998, per il suo mash up unico di stili architettonici armoniosamente integrati, direi che la visita a Bruxelles deve iniziare da qui. Va vista a tutte le ore del giorno perché ad ogni ora regala emozioni e colori straordinari. Da mattina con il mercato dei fiori a sera al tramonto o con la piazza illuminata. Ripeto: a tutte le ore del giorno!
Vi conquisterà subito nella piazza l’Hotel de la Ville, facilmente riconoscibile per la torre con la statua dorata dell’arcangelo Michele, alta 96 metri, svetta in cielo e domina la città. Sede del Municipio della città di Bruxelles, viene costruita tra il 1401 e il 1459 ed è considerata un capolavoro dello stile Gotico brabantino. È possibile visitarla all’interno con un tour guidato, ma solo in alcuni giorni della settimana. Ne vale davvero la pena perché potrete ammirare le meravigliose sale con i soffitti intarsiati, i sontuosi lampadari, gli arazzi, i dipinti e gli stemmi delle corporazioni, che raccontano la storia della città.
Di fronte all’Hotel de la Ville, dall’altro lato della piazza, c’è l’antica Casa del Pane, Broodhuis in fiammingo, anch’essa in stile Gotico brabantino. Viene ribattezzata in seguito: Maison du Roi, perché vi soggiornarono i reali di Spagna. L’edificio ospita l’interessante Musée de la Ville de Bruxelles che racconta la storia della città attraverso una collezione di oltre 7000 pezzi tra modellini, sculture, mappe, ceramiche, documenti storici, dipinti, pale d’altari, arazzi e porcellane.
A circondare la Piazza ci sono le Case delle corporazioni, che raccontano la storia dei mestieri che si sono succeduti in piazza e nell’intera città. Qui di seguito le più interessanti, secondo me quasi tutte, se non tutte:
Sul lato occidentale della Grand Place, tra la Rue de la Tête d’or et la Rue au Beurre:
Troviamo al n. 1 Le Roi d’Espagne o Maison des Boulangers, Casa della Corporazione dei Panettieri, che oggi ospita la brasserie Roy d’Espagne. Ai n. 2 e 3 La Brouette (la Carriola), Casa della Corporazione dei Grassieri.
Al n. 4: Le Sac (il Sacco), Casa della Corporazione degli Ebanisti, con gli utensili del mestiere che decorano la facciata, oggi ospita “La Maison des Maitres Chocolatiers Belges”.
Troviamo poi al n. 5 La Louve (la Lupa), Casa del Giuramento degli Arceri, la facciata è stata ricostruita con il pesante frontone sormontato dalla Fenice che risorge dalle sue ceneri, simbolo della ricostruzione della città dopo il Bombardamento di Bruxelles. Al n. 6 Le Cornet (il Cornetto), Casa della Corporazione dei Battellieri. con il frontone a forma di Poppa di nave.
Sul lato meridionale, tra la Rue Charles Buls e la Rue des Chapeliers:
Al n. 8 è L’Etoile (la Stella), Casa dei commercianti, con la statua dell’eroe cittadino Everard t’ Serclaes, si narra che toccarlo porti fortuna. Al n. 9 Le Cygne (il Cigno), casa borghese, acquistata nel 1720 dalla Corporazione dei Macellai e divenuta, nell’Ottocento, un caffè frequentato da intellettuali socialisti, tra cui Karl Marx. Al n. 10 L’Arbre d’or (l’Albero d’oro), Casa della Corporazione dei Birrai e oggi Museo della Birra. L’edificio datato 1696 è ornato dalle sculture di Marc de Vos e Pierre van Dievoet.

Sul lato lato nord-est, tra la Rue de la Colline e la Rue des Harengs:
troviamo ai numeri 21 e 22 Joseph et Anne (Giuseppe e Anna), due case borghesi dietro una sola facciata; ai numeri 24-25: La Chaloupe d’Or (la Scialuppa d’Oro), Casa della Corporazione dei Sarti. Ai numeri 26 e 27 Le Pigeon (il Piccione), Casa della Corporazione dei Pittori, che fu abitata da Victor Hugo nel 1852. Al n. 28 Le Marchand d’Or (il Mercante d’Oro), casa borghese del ceramista Corneille Mombaerts.

Sul lato orientale della Grand Place, tra la Rue des Chapeliers e la Rue de la Colline:
troviamo dal n. 13 al 19 Maison des Ducs de Brabant, Palazzo dei Duchi di Brabante con una monumentale facciata classicheggiante che ingloba sette edifici indipendenti. Il nome si deve ai 19 busti ornamentali dei Duchi di Brabante posti alla base delle lesene.

Sul lato nord-ovest, tra la Rue Chair et Pain e la Rue au Beurre, dal n. 34 al 39 troviamo tutte dimore borghesi, in ordine: Le Heaume (l’Elmo), Le Paon (il Pavone), Le Samaritain et le Chêne (il Samaritano e la Quercia), due case incluse dietro un’unica facciata, la Sainte-Barbe (Santa Barbara) e L’Âne (l’Asino).
La Grand Place non è solo un luogo che attira turisti da tutto il mondo è anche luogo di ritrovo per gli abitanti della città. Nella piazza e nelle vie circostanti ci sono molti locali e ristoranti, frequentatissimi. In particolare in primavera e in estate la Grand Place ospita eventi, concerti e rappresentazioni teatrali.
La domenica mattina nella piazza si tiene il caratteristico mercato dei fiori e degli uccelli e, in particolare nel periodo natalizio, offre ai visitatori uno straordinario spettacolo. Ogni due anni, nel periodo di ferragosto la piazza diventa un grande prato colorato da oltre 500.000 piante in fiore.
Il primo giovedì di luglio nella Grand Place si tiene l’Ommegang, il tradizionale corteo con 1400 figuranti in costume d’epoca che impersonano i rappresentanti delle corporazioni.
La Cattedrale di San Michele e Santa Gudula
La Cathédrale Saint-Michel et Sainte-Gudule è uno degli edifici più importanti di Bruxelles. La sua costruzione durata ben due secoli, fu iniziata nel XIII secolo, l’edificio in stile gotico è stato costruito sulle basi di un edificio romanico del XI secolo. Subì un importante restauro realizzato fra il 1983 e il 1989. Nel 1047, vi furono poste le reliquie di Santa Gudula, tutt’ora conservate, e da allora ha assunto l’attuale denominazione.
L’interno della cattedrale di Bruxelles è degno di nota benché impoverito rispetto il suo aspetto originario per essere stato saccheggiato dagli iconoclasti protestanti e dai rivoluzionari francesi. Nella parte destra della navata centrale, si trova il pulpito barocco di legno intarsiato del 1699, gli originali confessionali di rovere del XVII secolo, oltre alle enormi statue e alle vetrate perfettamente conservate.
Nella Cappella del Santissimo Sacramento, si trova il Tesoro della cattedrale, numerosi oggetti liturgici e religiosi, come tuniche, croci, reliquiari, calici, pale d’altare e sculture. Di rilievo anche l’organo di Grenzing.

Cosa vedere in un week end a Bruxelles: L’Ilot Sacrè
L’Isolotto Sacro si trova proprio alle spalle della Grand Place, ed è un’area indipendente dal resto della città che si autogovernata dal 1960. Un reticolo di viuzze molto caratteristiche e molto frequentate dai turisti, ricche di locali, ristoranti, gioiellerie e negozi.
Oltre alle interessanti stradine nell’Ilot Sacrè meritano la visita le Saint-Hubert Galleries, una serie di gallerie coperte costruite a metà ottocento e che hanno preceduto altri famosi centri commerciali del XIX secolo, come la Galleria Vittorio Emanuele II di Milano e Il Passage di San Pietroburgo. Le Gallerie Saint Hubert, anche note come Gallerie Royales Saint-Hubert, sono composte da tre zone: la Galleria della Regina, la Galleria del Re e la Galleria dei Principi. All’interno delle gallerie molti negozi come boutique, gioiellerie, cioccolaterie. Troviamo anche bar, ristoranti, un teatro e un cinema.
Quella che oggi è una galleria di negozi di lusso, per i primi tempi dopo la sua costruzione fu un centro letterario, infatti al “Café de la Renaissance” oggi “Taverne du Passage”, si incontravano artisti e letterati francesi, come Baudelaire, Victor Hugo, Dumas, Verlaine e Apollinaire. Conserva ancora oggi un gran fascino.

Il Mannequin Pis
Uno dei simboli di Bruxelles è la statua di bronzo raffigurante un bambino che fa pipì su una fontana, chiamato in fiammingo “Mannequin pis” o in francese “L’enfant qui pisse”. Leggenda racconta che il piccolo Julien salvò la città da una bomba facendo pipì sulla miccia.
Petit Julien, come viene chiamato dagli abitanti di Bruxelles, nel tempo ha acquisito una sorellina “Jeanneke pis“ o “Jeanne qui pisse” in francese. La versione femminile del simbolo della città si trova nella zona dell’Ilot Sacré. Ma non finisce qui, all’angolo tra Rue de la Vieux Marché aux Grains e Rue des Chartreux, potete trovare anche il cane che fa la pipì. Che dire… ai belgi piacerà così.

Cosa vedere in un week end a Bruxelles: Quartier du Sablon
È uno dei quartieri più eleganti di Bruxelles, in passato abitato dalla nobiltà, prende il nome dal sablon, una sabbia gialla che si trova nei dintorni della città e che, un tempo, bisognava attraversare per entrare a Bruxelles. Qui bisogna perderci almeno un paio d’ore, a meno che non siate appassionati di antiquariato, il quartiere è infatti oggi famoso soprattutto per i numerosi negozi d’antiquariato e gallerie d’arte.
Vale la pena visitare la vivace Place du Grand Sablon, circondata da palazzi eleganti non proprio in buono stato di conservazione, è ricca di locali e negozi: fra i quali la celebre pasticceria Wittamer, la più antica di Bruxelles, nata nel 1910 come semplice panetteria, oggi famosissima per le Gauffres. Il negozio del pluripremiato chocolatier di origini italiane Pierre Marcolini, che con sua la Maison du Chocolat ha portato le praline di Bruxelles nel mondo. Nella piazza troviamo anche il negozio di Christian Louboutin.
Il sabato e la Domenica mattina si svolge un interessante Mercato dell’Antiquariato in Place du Gran Sablon. Nel quartiere trovate diverse facciate di palazzi in stile Art Nouveau. A pochi passi dalla piazza c’è il Musée de l’Erotisme et de la Mythologie, che ospita la collezione di oggetti erotici di Guy Martens, più di 800 pezzi provenienti da tutto il mondo.
Le Chiese nel Quartiere Sablon
Nel lato sud-ovest della piazza l’interessante Cattedrale di Notre Dame du Sablon, altro capolavoro del gotico. Notre Dame du Sablon è una delle chiese gotiche più belle del Belgio ed è stato un luogo di pellegrinaggio fin dal Medioevo. Leggenda racconta che una ragazza, guidata da un sogno, rubò un statua ritenuta miracolosa ad Anversa e la portò qui, la cappella divenne così meta di pellegrinaggi questo episodio è festeggiato ogni anno con la processione di Ommegang.
Qui c’è la cappella dei Baroni Thurn und Taxis fondatori del servizio di posta internazionale, famiglia di origine italiana discendente dai Tasso.
A Sablon dovremmo vedere anche Notre Dame de la Chapelle, la chiesa più antica della città, consacrata nel 1134. La chiesa in stile gotico con il campanile dalle linee barocche, in quanto ricostruita dopo che quello originario fu distrutto da un bombardamento nel 1695. Un tempo, Notre Dame de la Chapelle era il luogo di culto di tessitori, conciatori e artigiani, in quanto a causa degli odori emanati dal loro lavoro non erano desiderati nel centro città. Qui è sepolto Pieter Bruegel il vecchio.

Quartier Les Marolles
Marolles è il quartiere popolare di Bruxelles, caratteristico e autentico, qui ci sono i più antichi ristoranti della città, molti negozi di antiquariato e i birrifici storici. È il quartiere dove si concentrano il maggior numero di affreschi e graffiti dei 61 fumetti della capitale, in particolare ci si imbatterà in Boule et Bill, Spirou e Benoit Brisefer.
Se siete appassionati di vinili fate un salto da Crevette Records. Marolles è un vero e proprio punto di riferimento per appassionati di antiquariato e negozi vintage, in Rue Haute e Rue Blaes si trovano i migliori antiquari di Bruxelles.
Anche l’upcycling (riutilizzo) è molto in voga nel quartiere, da Cyclup dove le creazioni sono realizzate con tessuti riutilizzati in un contesto di reinserimento socio-professionale; da Melting pot Kilo, i vestiti usati vengono venduti al chilo o dal Re del Vintage Bernard Gavilan
In Place du Jeu de Balle, dall’alba fino alle 14.00 si tiene il famoso mercato delle pulci di Marolles. Molti i locali che circondano la piazza.
Nei vicini quartieri di Ixelles e Saint-Gilles potete andare alla ricerca delle architetture Art Nouveau. In Avenue Louise e Boulevard de Waterloo trovate i negozi delle grandi firme della moda.

I Musei di Bruxelles
Durante un week end a Bruxelles almeno un museo si può visitare, ce ne sono diversi, qui sotto i più interessanti, secondo me.
Il Museo di Belle Arti
I Musei di Belle Arti del Belgio, Les Musées Royaux des Beaux-Arts de Belgique, sono un gruppo di vari centri espositivi, che raccolgono più di 20.000 opere tra dipinti, disegni e sculture realizzate tra il XV secolo e i giorni nostri.
Il Museo d’Arte Antica e il Museo d’Arte Moderna, sono i musei più importanti di Bruxelles. Il Museo Constantin Meunier e il Museo Antoine Wiertz, due musei più piccoli, sono collocati in altre parti della città, tutti fanno parte dei Musei di Belle Arti.
Museo d’Arte Antica
Il museo, risale al 1799, si trova all’interno di uno splendido edificio in stile neoclassico, il Museo che forma la parte più estesa del Museo di Belle Arti, espone opere del XV e XVIII secolo. Il museo è noto soprattutto per la sua magnifica collezione d’arte fiamminga, oltre ad esporre centinaia d’opere di grandi maestri come Van Dyck e Rubens.
Museo d’Arte Moderna
Il Museo d’Arte Moderna raccoglie opere dall’Ottocento ad oggi. La ricca collezione d’arte presenza soprattutto opere dei maestri belgi del Surrealismo.
Museo della Città di Bruxelles
Il Museo della Città di Bruxelles, Musée de la Ville, è ubicato nella Grand Place, all’interno della Maison du Roi. Le sue origini sono del 1887, anno in cui ebbe inizio la catalogazione dei documenti e degli oggetti che illustrano la storia e l’evoluzione di Bruxelles. Raccoglie un’esposizione di sculture, dipinti, mappe e modellini, che mostrano l’enorme sviluppo urbanistico di Bruxelles.
La parte più interessante si trova, al secondo piano, con più di 600 vestiti del Manneken Pis, donati da molte città del mondo, molti sono costumi tipici come un costume da torero, alcuni da calciatore e persino uno disegnato dalla stilista Ágata Ruiz de la Prada.

Il Museo del Fumetto
Il Belgio ha una grande tradizione fumettistica, è la patria del fumetto, dei disegnatori dalle matite colorate, qui sono nati i Puffi, Tintin, Lucky Luke e molti altri personaggi che hanno attraversato le frontiere della nazione e girato del mondo. Il tratto distintivo dei disegnatori è semplicità, originalità e molto colore, questo stile è definito la Nona Arte Belga.
Il Centro Belga del Fumetto, Centre Belge de la Bande Desinée o CBBD, si trova in uno splendido edificio Art Nouveau progettato da Victor Horta nel 1906, all’origine per ospitare i grandi magazzini di tessuti Waucquez.
Il centro ospita di tutto: tavole originali dei fumetti, la riproduzione della gabbia dove Gargamella imprigionò il suo primo Puffo, ristampe dei primi fumetti. Nella prima sezione del museo, trovate una piccola esposizione dedicata al processo di creazione dei fumetti: dalla nascita, allo sviluppo creativo, fino alla preparazione dei bozzetti per la stampa.
Nella zona nota come “Espace Saint Roche”, vengono esposte a rotazione 6.000 opere del museo, molte delle quali recuperate dai bidoni della spazzatura degli uffici delle più importanti case editrici. Un’altra sezione del museo: “le Musée de l’Imaginaire”, illustra le origini del fumetto.
Consigliato solo agli amanti del genere, a mio avviso.
D’ogni modo senza andare al museo c’è da dire che la tradizione del fumetto si respira in tutta la capitale belga, infatti tutta Bruxelles è un immenso museo del fumetto con i muri delle alcune case che raffigurano personaggi dipinti. Un percorso turistico chiamato “Percorso del Fumetto” che si snoda nel centro città che porta alla scoperta di numerosi murales giganti con i più famosi eroi del mondo del fumetto.
Museo Magritte
René François Ghislain Magritte è uno degli artisti belgi più famosi di tutti i tempi. Nel museo a lui dedicato, sono presenti 250 opere delle 2.000 prodotte dall’artista nel corso della sua carriera. Il Museo, suddiviso su tre piani, ognuno dei quali rappresenta un determinato periodo produttivo del maestro.
Il percorso inizia dal terzo piano, mostrando le prime opere di Magritte, quando iniziava riprodurre le più importanti correnti del Novecento: Espressionismo, Pop Art o Arte Concettuale. Al secondo piano, sono esposte le opere meno note dell’artista ovvero le opere che creò a Bruxelles durante la guerra. Infine, al primo piano, sono esposte le sue opere più famose, come la “Sherazade” o “L’impero delle luci”
Museo degli Strumenti Musicali
Si trova in un edificio Art Nouveau, chiamato Old England, uno dei più famosi della capitale belga e ospita una collezione di oltre 7000 strumenti musicali di ogni epoca realizzati nel corso dei secoli, dal Medioevo a oggi. Sui quattro piani, ordinati per propria tipologia, trovate: violini, cornamuse, campane, tamburi, pianoforti, batterie o tromboni.
All’ingresso del museo vengono consegnati degli auricolari, che si attivano automaticamente quando ci si avvicina a uno strumento, riproducendo il loro suono.
Nella terrazza al decimo piano, oltre a trovare il ristorante dove fare una pausa culinaria, potrete godere di una delle viste panoramiche più interessanti del centro storico di Bruxelles.
L’Atomium di Bruxelles
L’Atomium è una singolare struttura che si trova nel Parco Heysel, a sei chilometri dal centro di Bruxelles. Alta circa 102 metri, rappresenta un cristallo di ferro ingrandito 165 miliardi di volte. Ognuna delle 9 sfere che formano la struttura ha un diametro di 18 metri, all’interno delle quali sono ospitate mostre, convegni, concerti, conferenze e anche feste private, oltre alle normali esposizioni sempre presenti.
Come la Torre Eiffel di Parigi, l’Atomium, costruito per l’Esposizione Internazionale del 1958 doveva durare il tempo dell’esposizione ed essere smantellato, invece è ancora lì ed è uno dei monumenti da non perdere in città. Nella sfera più alta c’è un ristorante, l’ideale se volete gustare le specialità belghe tra le nuvole. L’esperienza ha il suo prezzo.

Il Museo Horta
Quella che che fu la casa e lo studio dell’architetto Victor Horta, oggi è un museo. Horta fu uno dei principali architetti dell’Art Nouveau, chiamato anche stile Liberty ebbe massima diffusione durante l’ultimo periodo della cosiddetta Belle Époque. lo stile fonde minuziosamente l’architettura con la decorazione d’interni, trasformando l’edificio in una vera opera d’arte.
l Musée Horta offre la possibilità di vedere come viveva e lavorava uno dei principali rappresentanti dell’Art Nouveau. La struttura del Museo Horta, perfettamente integrata alla casa, mostra le travi a vista di ferro che si integrano elegantemente con le piastrelle smaltate, gli specchi e gli altri elementi di cristallo e marmo.
All’interno della casa si trovano la sala da pranzo, il salone della musica, la stanza da letto e quella degli ospiti, e in tutte si può osservare la grande cura del dettaglio dell’architetto. Se vi appassiona l’architettura e le decorazioni d’interni, visitatelo!
Tra le creazioni in stile Art Nouveau di Bruxelles, ci sono quattro edifici di Victor Horta che sono stati inseriti nella lista del Patrimonio Unesco nel 2000, con il nome di “Case principali dell’architetto Victor Horta”: le case sono Tassel, Solvay, van Eetvelde e l’attuale museo Horta.

Il Quartiere Europeo
È abbastanza noto che a Bruxelles ci sono gli uffici della Presidenza europea, del Comitato delle Regioni, delle Commissioni del Parlamento europeo, è inoltre ubicata la sede dell’Unione dell’Europa occidentale e la sede politica della NATO.
Un’oretta in questo quartiere si può perdere, anche solo per assaporare l’atmosfera: auto blu, gente incravattata, qualche voto conosciuto di coloro che per conto delle varie nazioni aderenti sono lì a rappresentare gli interessi dei 500 milioni di cittadini dell’Unione europea.
Nel caso vi interessasse visitare il Parlamento, l’ingresso è completamente gratuito. Occorre presentarsi all’entrata un quarto d’ora prima dell’inizio della visita. D’ogni modo verificate sugli appositi siti internent.

Week end a Bruxelles: cosa mangiare
Io ho mangiato veramente bene a Bruxelles e ancora meglio a Bruges, sarà la fortunata scelta dei ristoranti però conservo davvero un buon ricordo.
Fra i punti forti della cucina belga abbiamo i famosi cavoletti di Bruxelles, potrete gustare le moules-frites, ovvero le cozze e patate fritte magari abbinate alla “bière blanche” la tradizionale birra belga. Ma abbiamo mangiato anche dei gran bei pezzi di carme.
E a proposito di birra e luoghi interessanti, se rimanete più di week end a Bruxelles, una destinazione da visitare, oltre a Bruges, come vi ho detto sopra, potrebbe essere Dinant. Oltre ad essere una località molto carina ospita uno dei Monasteri più belli della produzione della birra, quello di Maredsous, qui oltre a una squisita birra, potrete assaggiare il formaggio prodotto dagli stessi monaci.
SPRENOTA QUI LE TUE ESCURSIONI A BRUXELLES
Da Bruxelles e tutto, alla prossima!